Bardonecchia 1 - La regola del sette.
Elettra Keita è un tenente dei Carabinieri. Apparentemente è in vacanza a Bardonecchia ma in realtà sta
indagando.
Nessuno sospetta di nulla ma in certi ambienti legati all’esoterismo si dice che dal 1986, e ogni
sette anni, una giovane ragazza, anche solo di passaggio, scompare.
Abituata a muoversi negli ambienti del
terrorismo e del narcotraffico, Elettra si limita a guardarsi
intorno, perché le prove sull’esistenza stessa dei delitti
sono labili e perché il suo comando ritiene che l’indagine
sia una pura formalità, una vacanza premio per rilassarsi
dopo avere corso molti pericoli in azione, e infine l’occasione per mettere a tacere i pettegolezzi.
Bardonecchia 2 - Invisibile
È tutto vero.
Da molti anni, ogni sette, una giovane ragazza che si trova a Bardonecchia, scompare.
Il maniaco si è manifestato ed è molto pericoloso. Elettra e il suo compagno Piero sono confusi e qualche volta la rabbia sostituisce la ragione. L’autunno procede e l’indagine è a un punto di stallo. Conosci il tuo nemico, dice la saggezza orientale. Leggendo queste pagine, conosceremo la genesi del mostro e solo con molta attenzione, il suo punto debole.
Bardonecchia 3 - Prova a prendermi
«No. Questa è tutta un’altra storia» dice. All’inizio, la lacrima che cola fino al mento è ambigua ma il dubbio dura poco. «Abbracciami!»
La stretta è così forte che si mettono a scricchiolare.
È sempre così alla fine delle storie perché è logico: ogni cosa deve concludersi e quella di Wosh, delle ragazze rapite e degli amanti con troppi guai, si concluderà quella notte.
Come, lo scopriremo.
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