I miei libri non sono così facili da etichettare.
Sebbene emerga una vena thriller ed una netta vocazione per i territori classici della letteratura horror, i personaggi non sono mai prevedibili e le ambientazioni sono spesso avulse dai generi di riferimento. Le storie, inoltre, non vogliono attingere a situazioni troppo sfruttate, dalla letteratura o dal cinema di genere. Tutto, o quasi, ruota intorno ad un vero e proprio universo parallelo, forse riconoscibile in qualche descrizione e compatibile con luoghi concreti che qualcuno potrà individuare, ma mai con la certezza di avere ragione.
Il mio universo è popolato di personaggi che vibrano sotto un cielo di passione, amore, viltà, paura e disperazione. Talvolta sbagliano, talvolta si eleggono ad eroi. Qualcuno ha un passato difficile da affrontare, qualcun altro andrà incontro ad un futuro indecifrabile.
Nulla è scontato nel mondo che prende forma nei miei libri, in qualche occasione accennando appena uno spazio ed un sentore di stagione in corso, in altre coinvolgendo il lettore in contesti descritti fino nei minimi particolari.
Insomma, i libri di Roberto Capocristi non si leggono, si vivono.
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