La prima notizia è che Roberto Capocristi è uno pseudonimo. Bella scoperta, avrà detto qualcuno. Chi non vorrebbe avere un cognome così musicale e facile da ricordare? Per chi mi conosce, perché questa storia dello pseudonimo è un po' il segreto di pulcinella, è fin troppo facile capire quanto affetto ci sia da parte mia nei confronti del mio nome proprio (perché quello corrisponde al vero).
Ho sempre scritto, scrivo e scriverò.
Dalla mia penna prima e dalla tastiera poi, sono uscite polemiche, recensioni cinematografiche, freddure e sceneggiature. Piccole storie per piccoli film, ma sono uscite.
Ho narrato di cose realmente accadute. Ho scritto reportage e piccoli editoriali a mezzo web. Ho confezionato battute per una pagina di satira molto amata e continuo a farlo, con un po' di amaro in bocca per come sta andando male questo nostro povero paese, ma non mi arrendo.
Vivo con una moglie, un esercito di gatti e la casa piena di dischi, chitarre, libri e quadri. Ho sempre respirato di musica, di arte e di letteratura e penso che non potrei stare senza.
Scrivere, rendere concreti i miei pensieri, dare vita a personaggi e a storie pescate nel mare mosso della mia fantasia, è stato terapeutico per me, e fonte di soddisfazione e sorpresa per i miei lettori.
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